Ad un tratto il cellulare di Clio squillò per un sms.
Era di Guisgard e così diceva:
“Potrei mai lasciarti senza la tua tutina? E poi sono in debito con te, no? Per come hai sistemato i due tipacci (faccina con occhiolino). Sono in agenzia, quando vuoi.”
Allora un delicato sorrise si accese sul volto di Clio, mentre una nuova alba, stavolta pulita, sorgeva su Afragolopolis.
Fine