Era un uomo di bell'aspetto, ma cupo, inquieto e misterioso.
"No, nessun piano." Disse con tono secco. "I miei uomini solo per caso l'hanno vista fra gli scogli. Hanno compreso che lei potesse fruttare un buon riscatto e l'hanno portata a bordo." Fissandola. "Lei è perciò una prigioniera, un ostaggio. Nè più, nè meno." Si avvicinò, guardando Gwen a lungo negli occhi.
Ad un tratto alzò la mano, come per colpirla.
La mano scese veloce sul volto di lei, ma si fermò sul suo mento, senza schiaffeggiarla.
"Qui lei non è più la ricca e annoiata signora ambita da tutti gli uomini della sua isola." Tenendola ferma per il mento, in modo deciso ma senza farle male. "Questo non è un romanzo d'appendice e non ci sono nè eroi romantici, nè dame da salvare." Quasi con disprezzo. "Mi dia noie ed io la consegnerò ai miei uomini che la stupreranno come fosse la peggiore sgualdrina di un qualsiasi lercio porto di queste coste. Chiaro?" Con i suoi occhi neri fissi in quelli verdi di Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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