Più lo guardava, più Abigail scopriva come suo zio fosse incredibilmente simile all'uomo che aveva sognato la notta prima e con cui aveva fatto l'amore in modo forte, intenso, quasi sfrenato.
"Ti prego, siamo zio e nipote, non chiamarmi signore." Disse lui guardandola negli occhi, sempre con quel leggero sorriso.
Aveva un vago accento straniero, come se provenisse daun qualche lontano paese dell'Est.
"Spero che ti sia trovata bene qui al castello." Continuò lui. "Io non ci sono mai stato, l'ho acquistato tramite una banca ma spero di aver avuto buon gusto nello sceglierlo." Porgendo la mano ad Abigail, così da poter entrare insieme nella corte e lasciare il cortile.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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