Bumin fissò e Talia e sorrise lievemente.
"Si, giusto ragionamento... i miei complimenti..." disse.
I due allora si diressero verso la terza porta per scoprire ciò che nascondeva.
E giunti davanti a quella, Bumin si accorse che era bloccata.
La colpì allora con forza, picchiando con la sua scure contro il pesante legno di quella porta.
Ed alla fine i poderosi colpi di quel cavaliere ebbero la meglio, sfondando la pesante serratura della porta.
Bumin allora spinse con cautela quella porta che si aprì lentamente.
Ciò che c'era oltre la porta era avvolto da un buio profondo.
All'improvviso qualcosa sbucò da quell'oscurità e si lanciò verso di loro.
Bumin fu rapido a scansarsi e quella cosa raggiunse Talia.
La stringeva forte e tremava.
Era una ragazza visibilmente traumatizzata.
Cercava di dire qualcosa, ma la voce sembrava essersi spenta.
Stringeva forte le braccia di Talia, come a non volerle lasciare più.
Il viso era sporco e malandati stracci coprivano il suo corpo.
Aveva lividi su tutto il viso, sulle braccia e sulle gambe.
Graffi e tagli si aprivano su gran parte del suo corpo.
"Chi sei?" Chiese Bumin.
Ma la ragazza non rispose nulla.
Continuava a tremare e a fissare Talia negli occhi, come a volerne chiedere l'aiuto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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