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Vecchio 12-12-2013, 01.22.06   #79
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Umin sorrise ad Elisabeth.
“Ovvio...” disse “... la sua vita, proprio come nella realtà, sarà sempre nelle sue mani. Sarà artefice della sua sorte. Ma con l'importante differenza che avrà infinite possibilità di realizzare il suo sogno più grande. Io le darò una vita nuova e lei la renderà animata con le sue emozioni ed i suoi sentimenti. Una volta giunta ad Afravalone lei perderà ogni ricordo di questa vita, immedesimandosi totalmente col suo personaggio. Non sarà più la donna che è ora. Sarà Elisabeth la maga...”
La segretaria di Umin si avvicinò alla donna e le diede la pillola verde.
Elisabeth la ingoiò e pochi istanti dopo avvertì vaghi capogiri.
Poi vide colori e immagini che si rincorrevano intorno a lei...


La giornata era soleggiata e un'aria fredda rendeva limpido il cielo al punto da poter intravedere i monti più lontani, ben oltre la vasta pianura.
La grotta era esposta a Mezzogiorno, dunque appariva ben illuminata.
Elisabeth era alle prese con le sue letture, quando all'improvvisò avvertì qualcosa.
Una cupa sensazione, un senso di smarrimento.
Amava rinchiudersi nella sua grotta per fuggire il clamore del mondo, salvo abbandonarla per uno dei suoi viaggi verso le sedi di confraternite amiche o dopo essere stata chiamata da qualcuno dei suoi maestri.
Ma quell'angoscia che avvertiva ora la rendeva inquieta.
Affacciandosi presso l'entrata della grotta, vide due cani randagi azzannarsi fra loro.
Comprese che era un segno.
Poco dopo sentì arrivare qualcuno.
Era un monaco.
Il religioso si arrestò davanti alla grotta, quasi intimorito, si segnò e poi, facendosi coraggio, timidamente vi entrò.
E vide la maga.
“Pace e bene...” disse quasi balbettando ad Elisabeth “... cerco Elisabeth... o forse dovrei dire lady Elisabeth... in verità non so come rivolgermi a lei... mi manda il priore del mio convento... siete forse voi Elisabeth la... si, insomma... la maga?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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