Ardea guardò il mssaggio, poi il misterioso simbolo del drago.
"Si..." disse annuendo ad Altea "... diciamo è un vecchio conto in sospeso, un debito..." sorrise, assumendo ancora la sua solita espression irriverente e superficiale, come chi non da peso a nulla nella vita "... e i debiti di gioco vanno sempre pagati." Facendo l'occhiolino alla fata buona. "Ma non perdiamoci in chiacchiere..." mettendo il messaggio in una tasca "... ci aspetta una cena stasera, no? Venga, faremo prima 2 passi sulla spiaggia..." porgendole il braccio "... stasera saremo amici, non rivali, giusto? Ci sarà tempo per scontrarci sulle sorti del pianta e della natura." Sarcastico e divertito.
La Ferrari di Elv raggiunse la baia e qui scesce verso il molo, dove le luci del litorale si specchiavano nelle acque del mare.
"Quindi..." disse Elv spegnendo il motore dell'auto e fissando Gwen e Lovercraft "... cosa volete da me? Cosa dovrei fare ora?"
"Accettare l'invito di quel biglietto e partire per l'isola." Il gatto. "Molto semplice."
"Un'isola che io non conosco affatto."
"Poco male, nessun uomo di questo secolo la conosce." Rispose il felino. "Sei quindi in buona compagnia."
Destresya cominciò subito a fare ricerche sulla Bottega dell'Astrolabio, trovando un discreto numero di informazioni.
Si trattava di un'antica bottega di libri, appartenuta a diversi proprietari, compreso il mercante Walter Affeir, che all'inizio del secolo scorso aveva trafficato a lungo con reperti antichi emersi dalle acque del mar Flegeese.
Oggi la bottega apparteneva ad un certo Negos, un vecchio antiquario.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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