"Sembra tu stia parlando di partire per la guerra, non certo per un'impresa sportiva." Disse Elv a Gwen. "Continui a chiamarmi prescelto... ma perchè? Cosa dovrei fare? Io sono uno sportivo, scalo montagne, faccio immersioni e mi lancio da alte scogliere per sponsorizzare la mia attività. Cosa ti aspetti ch faccia? Tu parli di miti, di leggende e dioracoli, ma per me è tutta roba da film fantasy."
"Ovvio, perchè tu al massimo guardi la TV, non apri certo un libro." All'improvviso Lovercraft.
"Chi ha parlato?" Stupito Elv.
"Il signor Ardeas era impaziente di rivedrla, signora." Disse l'autista ad Altea, per poi sorriderle gentilmente.
Così la condusse fuori, dove un'auto lussuosa aspettava davanti all'albergo.
Partirono e imboccarono una stradina panoramica che tagliava in due la periferia cittadina, mostrando uno scenario mozzafiato.
Il crepuscolo ormai morente si spegneva sognante nell'alone appena vaporoso e cangiante che saliva dal mare, mentre nel cielo si accendevano lente le primissime stelle della sera.
La conca che correva sul litorale si stagliava su un profilo dettato e segnato dalle infinite luci della costa, illuminando la baia con colori vivissimi e ipnotici.
Infine l'auto raggiunse una spiaggetta isolata, racchiusa da alcuni alti sogli consumati dalla salsedine, dove l'aria profumava di salsedine ed era intrisa del melodio lento delle onde salate.