Il riverbero di colori sconosciuti genrò un alone mistico, dai riflessi cangianti, scintillante di balenii continui, in un vortice di infinite tonalità.
Altea in un attimo si trovò sospesa dove lo spazio-tempo, la massa e l'enrgia che muovono il cosmo non agivano più.
Entrò in uno stato di trance, in simbiosi con Parvia.
"Intorno a quell'uomo agiscono forze sconosciute, antichi saperi e spiriti di mondi ancestrali. Ma bada che anche altri lo stanno cercando e presto si faranno vivi."
Disse telepaticamente Parvia ad Altea, per poi svanire, insieme a quella pioggia di colori, facendo tornare Altea nella sua lussuosa camera d'albergo.
Gwen decise di usare i suoi poteri, per leggere nella mente di Elv.
Vide così l'incredulità, lo scetticismo e tutto ciò che come un muro li separava.
Il bell'atleta era un uomo pratico, razionale, abituato a misurarsi in sfide estreme usando la sua forza e la sua intelligenza.
Il raziocinio cieco e assluto era il demone contro cui Gwen ora doveva combattere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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