Discussione: Nei cieli di Evangelia
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Vecchio 22-10-2015, 14.49.38   #6
Altea
Cittadino di Camelot
 
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Venti di tempesta e venti di guerra soffiavano o sarebbero soffiati vicino al nostro piccolo ma importante Ducato, posto tra Afralignone e Canabias, strane voci correvano ma noi eravamo donne e la politica non era per noi, a dir di molti.
Ogni giorno si ripeteva lo stesso rituale, alla stessa ora e con le stesse cadenze. Aspettavo lo scricchiolio del legno pregiato sul pavimento del corridoio, sotto il passo di mia madre, e nel frattempo mi preparai.
Presi uno specchio in madreperla e spazzolai energicamente i lunghi capelli biondi, li scostai e pizzicai le diafane gote per far prender loro un po' di colorito.
Ma lo sguardo dei miei occhi verdi si rifletterono su quello specchio come la mia anima:


"Presto, accorrete, è successo qualcosa al Duca de Bastian". Ero appena tornata da uno dei soliti noiosi balli con le mie quattro sorelle ed eravamo spensierate ma alle urla della serva, ordinai loro di andare a letto e rimase con me la sorella più grande, Costanza.
Seguimmo la serva in lacrime e in preda al panico e ci portò in una stanza posta nel solaio del grande castello e ci fece segno di entrare...senza scrupolo o talmente giovane da non capire. Lì..in mezzo alla stanza..la sedia riversa e il corpo dell' amato padre pendeva da una corda.
Così mio padre ci lasciò e mio nonno Mandus prese in mano il Ducato, visto non vi erano eredi maschi ma aveva grande fiducia in me...non avremmo lasciato la nostra Terra, le ricche produzioni di tessuti e soprattutto la gente.....Cherval doveva vivere e lottare sola.
Un giorno mio nonno mi portò al mare, amava portarmi fin da bambina nei giorni di tempesta.."Vedi, Altea, noi siamo impetuosi come quel mare in tempesta ma forti, freddi, inscalfibili come quelle rocce a strapiombo sul mare che lottano contro le furie della tempesta e delle onde". Prese un sospiro, il vento scompigliava i miei capelli e tenevo ferma la lunga gonna di seta "Tuo padre, Teobaldo de Bastian, non si è suicidato...lo hanno ucciso..sono stati dei sicari di Canabias poiché non abbiamo voluto appoggiare le loro idee contro Afralignone...ho parlato col re e vari nobili ad Afralignone e Capomazda, abbiamo dichiarato la nostra neutralità. Ci hanno promesso in caso di pericolo sarebbero venuti a salvarci...il loro esercito è potente."
Lo guardai prendendo coraggio...."Perchè non mi avete detto lo hanno assassinato, l'ho odiato per molto..pensavo ci avesse abbandonato" non una lacrima scese dal mio viso.."Avete saputo del treno che sta arrivando da Nuova Camelot, nonno Mandus? Porta a Capomazda e..." mi zittì puntandomi l' indice e poi rivolto verso il mare."Mi hai sentita prima? Non cederemo, rimarremo qui...non abbiamo bisogno di prendere quel treno, questa è la nostra Terra e ho già pattuito tutto con Capomazda, siamo sempre stati rispettosi tra noi e loro hanno bisogno dei nostri tessuti. Vuoi fuggire abbandonando il tuo popolo? Lo sai benissimo alla mia morte ho pattuito tu prenderai le redini del Ducato...vuoi deludermi?". Scossi il capo e mormorai.."Sia fatto il vostro volere allora".

Lo scricchiolio..i passi sul legno disegnato ad ovali sovrapposti..era il segnale. Mia madre stava andando a riposare, indossai il caldo mantello vermiglio di angora e misi nella sacca della carta, pennino e un libro. Dovevo raggiungere il mio piccolo luogo segreto, un laghetto nel boschetto vicino e presso la nostra baita. Lì potevo studiare tranquilla, scrivere i miei romanzi e poesie; mia madre disapprovava tutto questo..per lei una donna doveva solo sposarsi e dare una prole, la cultura non serviva ma io seguivo gli insegnamenti di mio nonno e mio padre e avevo insistito per avere pure un maestro privato.
E lentamente sgattaiolai fuori il castello, incamminandomi a piedi, mentre un vento impetuoso soffiava....
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea

Ultima modifica di Altea : 22-10-2015 alle ore 14.56.27.
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