F22 sembrava non riuscire più a funzionare, come se qualcosa avesse mandato in tilt i suoi circuiti interni.
Ad un tratto però Destresya sentì qualcosa.
Una sorta di rumore metallico, sordo, cupo che rimbombava nell'aria.
Proveniva da dietro alcune rocce ammantate di cespugli e rovi.
Gwen indicò lo strano portone ad Elv che restò a fissarlo.
"Strano davvero..." disse lui pensieroso "... avviciniamoci..."
Una volta davanti a quel portone lessero alcune parole incise che svelavano cosa fosse davvero.
Si trattava di una prigione.
"Allora questa città non è poi quel posto ideale che qui vogliono farci credere..." sarcastico Elv.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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