"Credo si tratti di un uomo, di un assassino." Disse Odigel a Destresya. "Forse un folle, una sorta di maniaco." Fissandola.
In quel momento tornò Barber.
"Perdonatemi se vi ho fatto attendere..." il medico "... come posso esservi utile?"
"Per ora vorrei conoscere il vostro parere da modico." Odigel.
"E' morto dissanguato, in seguito alle grabi ferite riportate." Spiegò Barber. "Ma sotto un certo aspetto è stato meglio così... si... quel poveretto sarebbe vissuto come un infelice... mutilato e sfigurato... si, è stato un bene sia morto."
"Voi avete in curo un uomo demente, giusto?"
"Cosa?" Barber stupito. "Si... ma perchè me lo chiedete?"
"Perchè sono convinto che non si tratti di un animale, ma di un uomo. un folle probabilmemnte." Svelò Odigel.
"Non penserete forse..." incredulo il medico "...quel poveretto è solo un miserabile, un malato mentale ma non certo un assassino!"
Intanto Gwen era alla rocca con Herbert.
"Sei molto cara..." disse lui cercando la mano di lei, per poi stringerla "... non temere, vedrai che passerà presto questa situazione e potremo cavalcare ogni giorno." Sorridendole. "Ora scusami, ma ho lasciato detto nel borgo che mi occorre uno stalliere per badare alle mie scuderie. Facio da solo non riesce a fare tutto. Andrò allora nel cortile per vedere chi si sarà presentato per quel lavoro."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|