Gwen sorseggiava e dalla tazza guardava quel teppista.
Aveva indosso abiti scuri e di pelle ed un cappello che ne copriva parte dello sguardo.
I suoi capelli erano neri e lunghi, scuri i suoi occhi i sistenti ed un vago sorriso irriverente nel sistenere le sue occhiate verso il tavolo delle tre ragazze.
Ad un tratto, sempre intento a lucidare la sua moto, comincio' prima a fischiettare, poi ad intonare una canzone in cui si raccontava di una verginella di capagna sedotta da un vagabondo su un cavallo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|