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Vecchio 12-02-2011, 02.45.23   #1144
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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La colonna scricchiolava forte.
Gaynor, disperatamente, tentava di scrollarsi da dosso Lyan.
Ma la forza con cui questa si teneva aggrappata a Gaynor era 4 volte superiore a quella di un uomo comune, mentre il peso del suo corpo sembrava aumentare sempre più.
Ed alla fine, proprio l’innaturale peso della bambina finì per stremare Gaynor, facendola cadere a terra.
“Ora conoscerai cosa si cela dopo la vita…” gridò Lyan, spalancando la bocca come a volerla mordere.
All’improvviso, del sangue schizzò sul volto di Gaynor ed un attimo dopo la testa decapitata della demoniaca bambina rotolò ai suoi piedi.
Gaynor sentì le mani di Lyan aprirsi pian piano e quella morsa che la cingeva come una tenaglia affievolirsi sempre più.
“Come state, milady?” Chiese Guisgard. “Quel mostro fortunatamente non è arrivato a mordervi e ad infettarvi con il suo veleno! Ora, vi prego, raggiungete Cavaliere25 e l’altra ragazza che era con voi su quell’altare… mettetevi al riparo e cercate di restarci, stavolta!”
Detto ciò, si lanciò di nuovo nella mischia.
Goldblum si batteva come un leone, affiancato da Morven che non gli era da meno, nonostante avesse smarrito la sua formidabile Samsagra.
Anche Belven mostrava un valore ed un coraggio non comuni.
I fanatici Atari, di contro, si battevano con una determinazione ed una foga che sfioravano il fanatismo più estremo.
Ma nonostante l’odio e la ferocia che dimostravano, alla lunga il migliore equipaggiamento dei cavalieri e l’ardore dei nani finirono per far pendere il piatto della bilancia verso questi ultimi.
E più lo scontro continuava, più l’armata agli ordini del misterioso Cavaliere Verde faceva scempio dei suoi nemici.
Nel frattempo, Cavaliere25 e Giselide avevano trovato un punto sicuro, lontano dalla furia della battaglia, dove nascondersi.
Un attimo dopo anche il Cappellano, Iodix e il Vecchio delle Fosse li raggiunsero.
“Messere…” ansimò, con gli occhi lucidi ed il volto stravolto dalla paura, Giselide a Cavaliere25 “… è… è stato terribile… io… ho visto la morte in volto…”
Ad un tratto diverse grida echeggiarono in quel sacrilego tempio.
Non più grida di battaglia o di dolore, ma di vittoria.
“Dio sia lodato e benedetto!” Gridò il Cavaliere Verde ai suoi. “Abbiamo vinto!”
A quelle parole tutti esultarono.
“Ora, disarmate i pochi superstiti” ordinò il Cavaliere Verde “e rendeteli inoffensivi… li porteremo a Cartignone, dove saranno giudicati per i loro crimini.”
“Si, ma non prima di aver strappato la lingua a questo cane!” Disse Guisgard puntando la spada contro Dukey.
“Ci avete sconfitti” rispose questi gettando a terra la sua spada “e ci siamo arresi… ora vuoi farti forte contro un nemico disarmato?”
“Credemi, su quanto ho di più sacro…” mormorò con uno sguardo di ghiaccio Guisgard “… non vedrai nessun tribunale se prima non mi dirai dove avete nascosto lady Talia…”
Dukey rise forte.
“Lady Talia non è più qui!” Rispose con un ghigno che sapeva di vittoria. “Anzi, a quest’ora forse starà già giurando davanti al clero di Cartignone il suo amore per sir Bumin!”
E di nuovo quella sua insopportabile risata echeggiò in quel luogo di morte.
“Maledetto bastardo!” Gridò Guisgard, prendendolo per la tunica che gli copriva la cotta di maglia.
“State calmo, cavaliere!” Tentò di fermarlo il Cappellano, aiutato da Belven. “Picchiandolo non risolveremo niente!”
“Bisogna tornare subito a Cartignone!” Esclamò Guisgard.
“Bisogna rastrellare questo luogo e raccogliere tutto ciò che potrà essere utile al processo di questi eretici.” Intervenne il Cavaliere Verde. “Questi sono gli ordini di sua grazia il vescovo.”
“Al diavolo… così giungeremo troppo tardi a Cartignone!” Gridò con rabbia Guisgard.
“Calmatevi, messere!” Disse il Cappellano. “Questi uomini obbediscono solo agli ordini che hanno ricevuto.”
“Anche a me si gela il sangue delle vene” rispose il Cavaliere Verde “a sapere quella sfortunata ragazza vittima di quei fanatici… e Dio non voglia che sia troppo tardi quando giungeremo a Cartignone…”
“Non mi interessa degli ordini che avete ricevuto!” Replicò Guisgard. “Anzi, per quanto mi riguarda potete tutti andare in malora!”
“Cavaliere!” Lo riprese il Cappellano. “Siamo tutti sotto gli ordini di sua grazia!”
“Non io!”
“Non dite sciocchezze e…”
“Cavaliere…” disse il Cavaliere Verde, interrompendo con un cenno il Cappellano “… chi siete voi? Parlate da prode, ma anche da irriverente…”
“A me interessa solo salvare lady Talia da quella trappola!”
“Allora se vi affidassi il mio cavallo più veloce…”
“Non attendo altro!” Rispose Guisgard.
“Ne siete certo?” Domandò il misterioso cavaliere. “Vi ritrovereste da solo contro un’intera città…”
“Mostratemi quel cavallo… abbiamo già perso troppo tempo!” Rispose Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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