Il soldato, riconoscendo chi fosse Destresya e sperando di poter avere un trattamento privilegiato nel suo palazzo, annuì ed acconsentì a farla entrare.
La portò in una saletta secondaria e le chiese di attendere.
Rimasta sola, poco dopo arrivò qualcuno.
"Madama, che sorpresa..." disse Ruspon entrando "... cosa avete fatto al braccio?"
Gwen e Therese restarono così da sole accanto al letto di Elv che anora dormiva.
La febbre pareva essere scesa e solo qualche livido era rimasto sul suo viso.
Da fuori intanto si udivano le grida dell'uomo grasso verso il padrone della fattoria che urlava a sua volta.
Pian piano Elv cominciò a svegliarsi.
"Elv..." disse piano Therese.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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