“Mi chiamo Betta...” disse la ragazza a Dacey, posando su un basso tavolino un vaso con dei fiori di campo che dovevano dare colore ad una stanza un po' troppo austera “... sono al servizio del barone di Monsperon e da oggi lo sarai anche tu. Ignoro chi tu sia, so solo che sei qui come ostaggio ed ora il tuo destino, come quello di tutti coloro che vivono in queste terre è nelle mani del nostro signore. Ma dimmi... hai mangiato qualcosa? Devo occuparmi io di te e se ti ammali la responsabilità sarà mia.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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