“Oh, è giusto così, figliola.” Disse il monaco a Clio. “Sono tempi cupi e la prudenza non è mai troppa. Anzi, è un dono da custodire.” Prese un umile sacchettino da una tasca. “Vi lascio queste erbe mediche. Le coltiviamo nel nostro convento e provengono da un eremo in Linguadoca. Le utilizzava un vecchio abate. Sono straordinarie per curare ogni tipo di ferita. Fatene buon uso, figliola.” Mise poi accanto al sacchetto un santino. “E quest'immaginetta di Sant'Ambrocio vi proteggerà. Pace e bene, figliola.” E si allontanarono, lasciando quei doni davanti alla porta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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