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Vecchio 04-09-2018, 18.30.44   #2062
Destresya
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Destresya
Registrazione: 05-06-2018
Messaggi: 3,427
Destresya è sulla buona strada
Aprii gli occhi e mi ritrovai in un posto familiare, anche se non sapevo dire dove fossi.
C'era una strana frenesia intorno a me e non sapevo bene come spiegare il fatto che mi sembrava di doverla sentire anche io, sebbene fossi confusa, molto confusa.
Poi piano piano capii, riconobbi il porto, la nave, ricordai il mio autista che mi aveva lasciato poco prima.
Era poco prima o era un'eternità fa?
Avevo sognato tutto?
La nave, Icarius, il naufragio, la statua della libertà, lo strano castello, la Taddei Corporation del futuro e... Icarius?
Era stato tutto nella mia mente?
Improvvisamente ricordai la Conventio, la sua importanza, l'azienda, il mio ruolo, la mia responsabilità.
Dovevo andare, dovevo sbrigarmi.
Avrei ricordato la presentazione?
Ma poi mi sentii prendere la mano, e mi voltai di scatto.
Sgranai gli occhi.
Lui era lì, era davvero lì, il mio nipotino.
Certo era più... vestito dell'ultima volta che lo avevo visto.
Un attimo prima o tra cinquant'annni?
"Icarius.." sussurrai, senza capire, fissando i suoi bellissimi occhi azzurri, come quelli di nessun altro al mondo.
Ma non ebbi tempo di dire niente, venni rapita dalle sue parole.
Era tutto vero allora, tutto quello che avevamo vissuto era tutto vero... e anche di più.
Più parlava più sentivo il cuore battere forte.
Il mio piccolo..
Quello che portavo a vedere i fumetti, quello a cui sceglievo sempre un regalo ogni volta che andavo in qualche posto.
Sorrisi piano, nel ricordare quella volta in cui gli regalai a sorpresa il fumetto di un supercattivo dei supereroi.
Era così felice, se lo portava dappertutto.
Mentre parlava rivedevo ogni cosa, rivedevo tutti gli anni passati insieme, tutti i momenti in cui non lo sopportavo, in cui lo mandavo via in malo modo, ma anche tutte le volte in cui mi aveva portato un bigliettino o dato un bacino timido.
E poi rivedevo la passione sfrenata esplosa, l'eccitazione che mi provocava, la perversione che risvegliava in me più di chiunque altro al mondo.
Lui mi aveva visto davvero.
E mi amava...
Sentivo il cuore che batteva come mai prima di allora.
"Oh Icarius.." sussurrai e per tutta risposta lo presi tra le braccia e lo baciai.
Un bacio caldo e dolce, tenero e appassionato.
Un bacio che racchiudeva tutte le parole che mi salivano dal cuore.
Un bacio che raccontava tutte le fantasie perverse che potevo condividere solo con lui.
Un bacio che da solo ne valeva mille e mille altri, che ci saremmo dati nelle notti e nei giorni a venire.
Un bacio di quelli che tolgono il fiato e rubano l'anima.
"Sì, piccolo mio.." sussurrai poi, sulle sue labbra "Ora siamo insieme e non ti lascerò andare via..." baciandolo ancora.
"Mai più, amore mio, mai più..." sussurrai, con il cuore che conobbe un battito nuovo e un bacio che suggellò quella promessa d'amore.
Un amore più forte del tempo, delle convenzioni, delle distanze e delle avversità.
Un amore che non è per tutti, nemmeno per pochi, solo per noi.

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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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