Discussione: Redemptio
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 28-08-2017, 17.28.16   #38
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
I Guerreri di Solaria erano tutto per me.
Sono una Marbrè, dopotutto, e per certi versi dire Guerrieri e dire Marbrè non era poi tanto diverso.
Una volta.
Quando la Marbrè Corporation era l'azienda più potente di Imperios, e come tale il governo federale gli aveva affidato la proprietà dei Guerrieri.
Ma poi, tutto cambiò repentinamente, problemi di valutazioni, cose troppo complicate per la bambina che ero.
Me lo ricordavo, quel giorno, il giorno in cui abbiamo perso tutto, il giorno in cui abbiamo perso i Guerreri .
Io ero ad allenarmi, con le allieve della mia età, come facevo sempre, ogni giorno.
Era importante, diceva mio padre, essere tutt'uno con i Guerreri.
L'allenatore venne da me, scuro in volto, mi spiegò la situazione e mi chiese cosa potesse fare per tirarmi su il morale.
Io chiedi una cosa sola: correre, correre la gara che si stava per disputare.
Lui rise e mi stropicciò la testa con la mano.
Ero la migliore, certo non mi avrebbe lasciato in panchina.
Io salii su Damasgrada che avevo gli occhi ancora pieni di lacrime.
Fu lì che capii, lì che decisi.
I Guerreri senza Marbrè, non erano i Guerreri .
Le lacrime divennero determinazione, e la determinazione successi.
E vinsi, vinsi quel giorno.
E vinsi il giorno dopo e quello dopo ancora.
Vinsi più di chiunque altro, arrivai dove nessuna donna si era mai spinta prima di me.
Questo non è uno sport da donne, me lo ripetevano sempre i miei cugini.
Ah si? Sta a vedere...
Nessuno calcolava la squadra femminile, questo è vero... eppure in quel periodo lo stadio era pieno, gli organi di informazione davano i nostri risultati insieme a quelli della squadra maschile.
Una cosa unica, una cosa senza precedenti.
Una cosa che ora è utopia, purtroppo.
E io, continuavo a vincere, e vincere.
Più vincevo, più accumulavo ricchezze, più vincevo, più il mio progetto diventava concreto, tangibile, vicino.
Finché un giorno non mi ritirai.
Avevo vinto tutto ormai, non era quella la mia vita, i Guerreri di Solaria erano la mia vita.
Non dimenticherò mai il momento in cui entrai nell'ufficio del presidente con il mio malloppo, la mia proposta, e un sorriso di trionfo.
Questo è per mio padre!
Se ne andò con la coda tra le gambe, se ne andò strisciando come era arrivato.
Eccolo il suo attaccamento ai Guerreri , ecco la sua devozione.
Lo stesso giorno in cui annunciai il mio ritiro dalle corse, annunciai anche che i Guerreri di Solaria erano tornati a casa, che i Guerreri era tornata ad essere di proprietà di un Marbrè, di una Marbrè, per l'esattezza... mia!
Mia!
E io non ero mio padre, oh no... io ero cresciuta in pista, ero cresciuta sui gradini dell'arena, avevo respirato l'aria della squadra dei Guerrieri ogni istante della mia vita.
Ed ora è mia!
Mia!

Un moto d'orgoglio mi pervase nel guardare la città dal mio Palazzo d'Avorio, la torre più alta di Imperios, da cui si vedeva tutta la città.
Fu costruita anni fa, giusto per ricordare chi comandava.
Qui comandavano i Guerreri di Solaria.
E Solaria sono io.
Finalmente...

Io decidevo chi correva e chi no, chi era in Squadra e chi fuori, chi poteva parlare e chi doveva tacere.
Io decidevo ogni cosa, e seguivo assiduamente ogni cosa, più di quanto mio padre avesse mai fatto.
Ogni allenamento, ogni prova, ogni gara, ogni nuovo pilota, ogni singolo dettaglio.
Avevo inseguito questo sogno con determinazione per tutta la vita, sacrificando ogni cosa, perdendo tutto il resto sulla via per la presidenza.
Avevo messo quel sogno davanti a ogni cosa, persino davanti al mio Amore, persino davanti a lui.
Ma non c'era posto nella mia vita per chi aveva tradito i Guerrieri.
I Guerrieri di Solaria.
Io ero Solaria.
Io ero Elise Philoumene Marbrè.

Clio non è connesso