E
EBLI
Nome che i maomettani danno al diavolo.
Sostengono che al momento del concepimento del loro profeta il trono di Ebli fu precipitato in fondo all’inferno.
ECATE
Personificazione della luna nella mitologia greca, rappresentata con tre teste (le tre fasi lunari): di uomo, cavallo e cane (o di cane, leone e toro, o di cane, cinghiale e cavallo, a seconda dei vari miti).
Vagava in compagnia delle anime dei morti ed era annunciata dall’ululare dei cani.
ECATONCHIRI
Giganti con cinquanta teste e cento braccia, figli di Urano e di Gea.
Secondo alcuni erano tre: Briareo, Cotto, Gige.
ECHIDNE
Mostro della mitologia greco-romana, per metà donna e per metà serpente, che si nutriva di carne umana.
Secondo alcuni, madre di numerosi mostri: Cerbero, Chimera, Sfinge.
Esiodo sosteneva che fosse immortale, per altri autori fu uccisa da Argo.
EFFASCINANTI
Secondo Licostene, uomini dallo sguardo micidiale e dalla doppia pupilla.
EGEO
Mostro gigantesco con cinquanta teste e cinquanta braccia.
Secondo alcune leggende, dalle sue bocche eruttava lava e fiamme.
EPIGANI
Piccoli uomini villosi con corna e zampe caprine, figli di Pan e della ninfa Ega.
ELFI
Spiriti dell’aria, delle acque e dei boschi della mitologia germanica.
Gli elfi bianchi erano bellissimi, mentre quelli neri erano nani e deformi.
Nell’Edda, un poema islandese redatto tra il IX e il XIII secolo, si fa una precisa distinzione tra gli elfi della Luce, abitanti l’Alfeimur, regione posta tra le montagne e l’atmosfera, e quelli delle Tenebre, residenti sotto terra ed infidi nei confronti dell’uomo.
Molte leggende narrano di connubi tra elfi e mortali.
Gli elfi hanno ispirato poeti come Herder Goethe, musicisti come Schubert e Grieg, narratori come Tolkien.
EVISTIGI
Leggendari esseri che sarebbero vissuti su un’isola del fiume Brissonte.
Secondo certi autori nascevano senza testa e avevano gli occhi, il naso e la bocca sul torace.
Secondo altri autori gli occhi erano sulle spalle.
ERETTEO
Mitico eroe dell’attica, mezzo uomo e mezzo serpente.
ERINNI
Divinità infernali della mitologia greca (e romana con il nome di Furie), figlie dell’Averno e di Gea o dell’Acheronte e della Notte, secondo altre fonti.
Esiodo scriveva che nacquero dal sangue di Urano.
Spesso ne vengono indicate tre (Aletto, Megara, Isifone), rappresentate talvolta alate e sempre vecchie e brutte, con serpenti al posto dei capelli.
Sono la personificazione della maledizione, della vendetta, e del rimorso; perseguitano e tormentano, in vita e dopo la morte, gli assassini e i violatori delle leggi familiari.
ERMAFRODITI
Sotto il pontificato di Innocenzo III i componenti di una setta sostenevano che Adamo era contemporaneamente uomo e donna quando nacque.
Le leggi romane ponevano gli ermafroditi nel novero dei mostri e li condannavano a morte.
Secondo altre fonti gli ermafroditi avevano due sessi, due teste, quattro braccia e quattro piedi.
ETIOPI
Secondo Licostene gli Etiopi occidentali avevano quattro occhi.
EUMENIDI
Esseri femminei dai cui capelli spuntavano serpi velenose in continuo movimento.
EUTERPE
Nome dato ad un pianoforte che sembrava dotato di volontà propria, protagonista di uno degli episodi del film “Il giardino delle torture” (1967).
Può muoversi, suona da solo e uccide, probabilmente per gelosia, la fidanzata del proprietario.
