Elisabeth riposò, non riuscendo tuttavia a trovare sollievo dalle sue inquietudini...
I tre cerchi d'olio sulla acqua...
Una tundra dimora di spiriti erranti...
Città fatte di ombre libere dai propri corpi...
E due occhi feroci, carichi d'odio, che la fissavano...
Questo sognò e al suo risveglio vide la fedele Elina accanto al suo letto.
“Sono stata nel piazzale, dove si trova quella nave scesa dal cielo.” Disse la donna. “Presto ripartirà per far ritorno in quella sua città. Quel biglietto che hai ricevuto pare possa valere come invito. Ma l'unico modo per essere imbarcati su quella nave volante è giurare cieca fedeltà al signore di Sant'Agata di Gothia. Sei disposta a tutto questo, Elisabeth?”
Ma il ricordo di quegli occhi carichi d'odio era ancora vivo in lei.