Il giorno seguente alla mia comparsa aCamelot mi recai alla taverna per cercare le origini della mia infanzia, qui in questo incantevole paesaggio...vari profumi inebriavano l’aria provenienti dal mercatino mattutino del giovedì, dove la piazza della cittadella si animava e tutti erano soliti comprare cibo fresco, come maialini in tenera età,spezie,artigiani con gioielli di prima scelta,tessitori che strillavano “di ottima qualità”tappezzieri con i loro meravigliosi tappeti variopinti, risate di bambini scorazzanti per la cittadella, altri bambini che simulavano combattimenti con spade di legno e la voglia di diventare un fiero cavaliere diCamelot al servizio del loro re.
Un piacevole brusio della sua città- “un tempo vivevo qui a Camelot con la mia famiglia,ma aimè un triste giorno dovetti abbandonare queste terre e recarmi da altri parenti molto malati, ma adesso sono tornata nella mia amata terra, quanti ricordi felici passati su queste strade, mio fedele amico,ricordo i lunghi giorni bui e freddi con la neve che cadeva giù, i fal
ò ,le corse con altri bambini, le arrampicate su gli’alberi della foresta e le prese in giro sulle mie orecchie,ricordo anche che mio padre non mi parlò mai di mia madre, disse solo che era morta dandomi alla luce e che io le assomiglio molto,sbrighiamoci siamo arrivati Rivolgendosi al suo fiero destriero Bryan.
Alla taverna dicamelot
Un esemplare straordinario, Haflinger la razza dal manto sauro lucido , la criniera e coda bionda come il sole e folta come una nuvola.
Mi apprestai alla taverna per chiedere un’pòdi riposo e un lauto pasto quando iniziò una maestosa festa, a cui tutti parteciparono …..la fasta continuò ad un certo punto mi alzai e dissi a gran voce - "miei cari amici noto con piacere che qui nulla è cambiato, solo il trascorrere del tempo, sono tornata tra voi nella mia amata patria, perche desidero allenarmi con i più valorosi guerrieri diCamelot" una calda voce mi interruppe "ma voi siete una donna" disse con aria ironica "le armi non sono adatte a chi ha la gonna"- allordunque estrai la mia spada "io lady Briannasfido voi ser Harold...qui adesso"- ser Harold rimase un'Po’....stupito a quel gesto avventatodi lady Brianna....
Un uomo distinto infondo alla stanza si avvicino e con aria calma disse "mettete via la vostra spada milady, non occorre sguainare le spade ser Harold è uno sciocco" e subito afferrò la mano di Brianna e pronuncio tali parole " benvenuta tra noi lady Brianna,siamo lieti di avervi qui… Brianna ritrasse la spada " con chi ho il piacere di fare la mia conoscenza messer...." " Alek" rispose il giovane.
I due rimasero a parlare per ore mentre la festa continuò.
Il sole era già alto nel cielo quando il suono del corno risuonò su Camelot, i cavalierierano pronti a partire, Alek sul suo destriero e con la spada alzata disse- "presto miei prodi non è tempo di indugiare il drago dobbiamo salvare chi è con me"- i valorosi guerrieri e lady Brianna urlarono in coro " siamo pronti a partire " "bene allora affrettiamoci" risposeser Alek, un momento elargì lady Brianna - "ser Alek mi pare opportuno mandare a chiamare Abio il dominatore di draghi, ne avremo bisogno una volta arrivati ad Albion -"non ne abbiamo il tempo"ribatte Alek che si fermò a riflettere, or dunque con sguardoscattingo Alek disse - "miei prodi cavalieri andremo noi a chiedere aiuto ad Abio è sulla nostra strada, è a tre giorni da qui.
Brianna e ser Alek cavalcarono fianco a fianco intenti a chiacchierare, Alek provava un senso di ammirazione per lady Brianna,non aveva mai visto nessuna donna con quel carattere, cosi deciso, combattivo ed elegante allo stesso tempo.