Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-10-2012, 23.10.25   #5
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
ecco a voi la seconda (e penultima) parte della storia...

You can be anything you want to be - Parte II

Ma col passare del tempo, finì l'età delle illusioni e iniziò quella in cui la realtà ti si impone come una gelida ventata invernale.
E mentre gli anni si susseguivano tra loro, a quel viso di carta si sostituirono amori, o presunti tali, in carne ed ossa.
In pieno centro cittadino c'è una panchina di marmo accarezzata dai rami di un salice piangente.
Lì, con il cuore che voleva venir fuori dal petto, mi abbandonai al mio primo bacio. Guardai il ragazzo davanti a me: era bellissimo.
Ma una voce nel mio cuore mi diceva che, per quanto perfetto, non era Lui. La ignorai. Anche se il tempo le diede ragione.
E quel piccolo fuoco si spense prima ancora di poter scaldare davvero il cuore.
Ma ormai la vita era iniziata, la vita vera, non c'era più spazio per i sogni e le illusioni di un amore infinito, rinchiuso in un tempo lontano.
E il mio disegno finì in soffitta, nei ricordi di bambina, insieme al mio fedele e inseparabile peluche, salvo strapparmi una lacrima ogni volta che lo trovavo per caso, nei periodici tentativi di portare ordine nella mia stanza.

Mi innamorai.
Non con l'avventatezza di una ragazzina, ma con la passione e l'ardore di una donna.
Vidi il mio cuore dilaniarsi e consumarsi per questo sentimento mai ricambiato, che mi portò solo dolore e disperazione.
La voce era di nuovo chiara e nitida nella mia mente : non è Lui. Non la ascoltai. Imperterrita, andai avanti, mi dilaniai e mi consumai. Per anni e anni.
Finchè il mio orgoglio iniziò a gridare perchè la smettessi. Cercai il coraggio in un'antica poesia.
"perfer, obdura..."
Lo trovai, affrontai la prova che la vita mi metteva di fronte.
In un caldo giorno d'estate guardai negli occhi il mio amico e gli dissi “Ti amo”, senza lacrime, anche se sapevo che non l'avrei più rivisto.
E così fu. Ma finalmente uccisi quella maledetta speranza.

Fu così che una sera d'inverno, avvolta nel mio terreno dolore, ritrovai un vecchio libro. Una frase.
“L'amo così teneramente...”
Piansi calde lacrime, misi a soqquadro la stanza e lo ritrovai, rinchiuso nel diario di un'estate.
Ecco quegli occhi, ecco la mia salvezza. Tutti quegli anni lontana da lui.
Mi avrebbe perdonata? Mi avrebbe amata ancora?
Oh, lui mi avrebbe amata per l'eternità... mi sentivo piccola davanti all'immensità di quell'amore, eppure mi riscaldava il cuore ferito e ricuciva gli strappi dell'anima..
Avevo perso le speranze, credevo che fosse solo un bel sogno di bambina.
Questo raccontavo alla mia anima dilaniata, questo farfugliavo al mio cuore spezzettato.
La rabbia mi pervadeva, eppure lo sapevi ,lo hai sempre saputo che nessuno di loro era davvero Lui …come hai potuto? Come puoi dirti degna del suo amore?
Ma quegli occhi, quegli occhi cancellavano ogni dolore...
Tornai ragazzina, tornai a credere ai sogni e alle cose impossibili, e il dolore scemò via, piano piano, le ferite cominciarono a cauterizzarsi, e io iniziai a sentirmi un po' più me stessa.
Non mi curai del mondo, che aveva immediatamente ripreso a darmi della pazza.
Clio non è connesso   Rispondi citando