[zaffiro]

E' sempre bello poter assistere al ritorno di un cavaliere... sono certa che da qualche parte qui a Camelot o in un posto sconosciuto nell'universo, c'è una dama ad attenderlo.


Lasciate che io possa narrarvi una storia, milord. Se mi è concesso, è un pensiero piccolino che desidero rivolgervi.
E' un'antica leggenda, mi fu a sua volta narrata da un uomo saggio e caro che amava consigliarmi e prendersi cura di me.
Ebbene, questa leggenda racconta di un personaggio che, in una remota regione della Cina, si guadagnava da vivere facendo il portatore d'acqua. Egli trasportava il prezioso elemento dalla lontana sorgente fino al villaggio caricando sulle sue spalle, per mezzo di un'asticella che li teneva sospesi, due grandi vasi ricolmi di acqua. Mentre uno dei vasi era perfettamente integro, e giungeva a destinazione tutto pieno, l'altro aveva una piccola incrinatura, perdeva così, goccia a goccia, parte del suo carico lungo il tragitto. Ma l'uomo non aveva di che comprarsi un vaso nuovo, così continuava a riempirli entrambi ed a trasportarli per tutto il viaggio fino al villaggio. Un giorno, però, accadde che il vaso incrinato prese la parola e si rivolse così al portatore: "Sono davvero mortificato, devi credermi, so bene che perdo l'acqua che invece dovrei preziosamente conservare. Mi vergogno della mia imperfezione".
L'uomo, buono e sapiente, ebbe per il vaso una dolce carezza, e con amabili parole gli rispose: "Quando faremo ritorno dalla fonte la prossima volta, guarda dalla tua parte della strada."
E così fu, al successivo trasporto, il vaso incrinato si volse indietro e scorse che lì dove perdeva gocce del suo prezioso carico, era cresciuta una meravigliosa scia di fiori nutrita dall'acqua che egli non era riuscito a contenere a causa della sua imperfezione.


Sir Galgan, ogni uomo lascia dietro di sé il segno del suo passaggio, e ne nasce sempre qualcosa di meraviglioso...






Ah! Bentornato, milord... e grazie del vostro bellissimo augurio.


A tutta Camelot auguro il mio più sentito buongiorno.


P.S. Questa antica leggenda cinese mi fu davvero narrata non molto tempo fa, e spero possa essere un lumicino di gioia per sorridere e meravigliarsi un poco delle proprie piccole... diciamo "fragilità". C'è sempre qualcuno, ne sono certa (o almeno lo spero), che saprà illuminarci che, in fondo, non è una cosa cattiva essere... imperfetto.
Vi abbraccio.