Da quanto tempo passavo le notti rinchiusa in questo locale sulla costa flegeese? Avevo visto passare uomini di ogni genere, alcuni belli e ricchi tanto da chiedermi cosa li portasse in questo locale famoso, alla "Orchidea Blu"..così belli da farti sognare, così ricchi da volerli spogliare.
Poi vi erano quelli grezzi, brutti e poveri che volevano mostrarsi "uomini" solo facendo ammiccamenti alle ballerine o altri gesti osceni e per non parlare degli uomini di una certa età che volevano tornare giovani, approffittando delle ragazze giovani e più svampite.
Ma io non salivo sul palco, mi aggiravo per i tavolini a servire e fingendo di sorridere e qui, in questo famoso night club, Madame ci aveva insegnato a non dare confidenza, a stare attenti da possibili malviventi, stupratori o quelli che solo ti rubavano l' anima e il cuore e poi ti gettavano via come una bambola usata.
Io non mi innamoravo mai, anzi ero la più scaltra tra le cameriere, accalappiavo il belloccio o bruttarello di turno, gli spillavo i soldi, magari una bella mancia messa tra la lingerie ma in cambio non ottenevano nulla.
A questo punto della vita mi accorsi di non volere più far parte di questa gabbia, un mondo perverso e dove il più furbo vinceva. Il mio cuore era pietra, questo mondo lo aveva reso tale.
Posi la lettera di dimissioni a Madame sopra il tavolino, come altre avevano fatto, quelle che non avevano paura a perdere i soldi, a non essere più al centro delle attenzioni, se quella era fama e gloria.
Uscii dall' Orchidea Blu e chiamai un taxi, salii e dissi di portarmi nel mio appartamento sulla spiaggia, non ero sola, ad aspettarmi vi era il mio gattone nero.