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Vecchio 26-02-2011, 19.05.26   #1216
Lady Gaynor
Cittadino di Camelot
 
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Lady Gaynor è sulla buona strada
“Mia signora…” disse il Vecchio delle Fosse avvicinandosi a Gaynor “… vi ho trovata da sola ed in fuga… e ora che devo ripartire ho piacere di sapervi invece in compagnia di questa tenera e dolce amica… ma prima di andare voglio ringraziarvi per avermi preso con voi, conducendomi in questo luogo… ora il mio compito qui è finito, ma vi è sempre del grano da mietere nelle mie terre e spetta a me prepararlo affinché sia pronto per quando il mio Padrone deciderà di separarlo dalla paglia e dagli sterpi…”
Gaynor di intenerì di fronte a quel vecchio di cui poteva ben dire di non conoscere nulla, se non la sua essenza quasi soprannaturale. Lo abbracciò e gli rispose: "Mio signore, so che è inutile cercare di trattenervi perchè forse il nostro mondo non è il vostro, ma voglio che sappiate che conserverò il vostro ricordo nel mio cuore, affinchè alimentandolo io possa continuare a credere di avere un angelo custode da qualche parte...". Detto questo, come magicamente era apparso un giorno in quel campo, altrettanto magicamente se ne andò confondendosi tra la folla.
Gaynor avrebbe voluto dire tante cose a Bethan, ma presto furono tutti catapultati in un clima di gioia, in quanto Frigoros aveva annunciato al popolo di Cartignone che da quel giorno in poi ne sarebbero seguiti altri dodici di festeggiamenti. Campane e trombe risuonavano ovunque, mentre Frigoros chiamò ad uno ad uno tutti coloro che avevano contribuito a liberare la città dalla sanguinaria follia degli Atari. Furono distribuiti titoli e Croci Auree, strette di mano ed abbracci non si contavano. Quando fu il turno di Gaynor, Frigoros le offrì alcune terre ed il titolo di Gran Dama di Cartignone. Quando era partita per quell'impresa, era proprio questo che Gaynor aveva sperato, la possibilità di vivere la sua vita in modo libero ed indipendente. Ed allora perchè adesso mi sento così confusa? Denaro, castelli e un titolo... ed il cuore vuoto...
E fu così che, presa la parola, si avvicinò a Frigoros e gli disse: "Milord, non ho abbastanza parole per esprimervi la mia gratitudine per la vostra offerta, ma ho deciso di non restare a Cartignone e mi sembrerebbe poco dignitoso usufruire di una rendita pur non essendo qui, quindi credo sia meglio che io rifiuti. Mi basterà che mi offriate una ripulita ed un vestito per riprendere le sembianze di una dama e non di una zingara quale sembro adesso, e magari accetterei anche una piccola ricompensa in moneta per poter proseguire il mio viaggio. Sapete, giusto per non dover ripetere un'impresa del genere in caso di difficoltà..." e qui Gaynor fece seguire alle parole un ampio sorriso "Lady Talia" proseguì rivolgendosi alla dama " è stato un onore per me lottare per voi e per la vostra città. Un giorno magari ci rivedremo per scambiarci parole squisitamente civettuole, ci conosceremo meglio e parleremo di tutto ciò che di più frivolo ci verrà in mente, ma adesso è giunto il momento che io vada per la mia strada. Dopo, potrei non averne la forza pur sapendo che quello che cercavo non l'ho ancora trovato..."
Congedatasi dai due, Gaynor si accorse che Guisgard non era con loro. Senza dir niente a nessuno, si allontanò alla sua ricerca. Arrivata nei pressi delle scuderie, sentì parlare due persone. Si avvicinò di più e riconobbe le voci di Guisgard e del Cappellano, o per meglio dire l'Inquisitore. Si fermò ad ascoltare e, quando l'Inquisitore se ne andò, lei prese il coraggio a due mani ed entrò nella scuderia, trovando Guisgard di spalle. Gli arrivò alle spalle e gli toccò un braccio.
"Sir, brutto gesto da parte vostra quello di andar via senza dir niente a nessuno. Non contiamo nulla, dunque? Dopo quello che abbiamo condiviso... Ci sono persone per le quali siete importante e che non hanno esitato un attimo a dare la vita per voi. Un saluto non vi sembra il minimo? Se fossi venuta a cercarvi con qualche minuto di ritardo avrei dunque rischiato di non vedervi mai più? Così, senza una parola... o un gesto... un gesto come questo..." repentinamente Gaynor si avvicinò a Guisgard, gli prese il volto tra le mani e lo baciò sulla bocca, con tutta l'intensità di cui fu capace. Poi si voltò e corse fuori dalle scuderie.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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