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Vecchio 11-11-2010, 23.49.38   #518
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Nel palazzo della misteriosa dama, la situazione vissuta da Belven, Arowhena e Cavaliere25 sembrava assumere toni sempre più strani ed enigmatici.
Belven era adirato e turbato da ciò che aveva visto nelle segrete ed anche Cavaliere25 sembrava aver perso la calma.
Ma la misteriosa dama, alle parole dei suoi due ospiti, cominciò a ridere di gusto.
"Cosa ci trovate di tanto divertente?" Chiese sempre più nervoso Belven.
"Perdonatemi, cavaliere, ma non posso non sorridere su quanto sta accadendo qui." Rispose la dama.
"Allora, di grazia, rendeteci partecipi della vostra allegria, magari spiegandoci cosa nascondete nelle segrete di questo palazzo!"
"Si, avete ragione, cavaliere..." disse la dama "... meritate che io vi spieghi... allora..." ricomponendosi "... ciò che avete visto non mi appartiene... in realtà quelle armature e quelle corazze erano dei numerosi cavalieri che si sono sfidati davanti alle porte di questo palazzo..."
"E perchè mai si sono sfidati proprio qui?" Chiese Belven.
"Per vincere il mio amore..." rispose la dama "... ne arrivano in continuazione... si sfidano per avere il diritto di corteggiarmi... ma l'esito di queste sfide è sempre il medesimo... la morte di entrambi i contendenti..."
"E' assurdo tutto ciò!" Esclamò Belven.
"Si, la penso come voi, cavaliere..." disse la dama "... ma vi giuro che io non faccio nulla per causare tutto questo... la mia unica colpa, se colpa si può chiamare, è quella di possedere questa bellezza tanto ambita... che, ahimè, credo sia maledetta, visto il sangue di cui è macchiata..."
"E perchè quelle corazze sono qui?" Domandò Belven.
"Perchè conservarle è l'unico modo che conosco per rendere omaggio alla loro memoria..." rispose la dama "... perchè io mi sento in qualche modo colpevole di tutto ciò..."
Belven osservò con attenzione il volto di quella donna.
Era in balia di due forti stati d'animo, causati proprio da quella dama.
Non sapeva se crederle o meno.
Tutta quella storia, come il palazzo e la stessa dama, sembravano assurde.
Eppure, vi era qualcosa in quella donna che sembrava suscitare inqietudine e turbamento in lui.
"Ditemi che mi credete, cavaliere..." supplicò quasi la dama "... vi prego, ditemelo..."
"E' importante per voi che io vi creda?" Chiese Belven. "Perchè?"
"Perchè siete un cavaliere nobile e puro, mio signore." Rispose la donna, fissando lo sguardo di Belven.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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