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Vecchio 21-03-2017, 00.25.13   #87
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Profumo di libri

Ci sono luoghi speciali, nascosti per la città.
Luoghi magici, capaci di custodire sogni, ricordi, storie, personaggi e avventure.
Luoghi fatti di profumo di carta, storie nascoste, silenzio e pace.
Le Biblioteche.
Per una bambina, quello era il paese dei balocchi.
Posso quasi vederla, mentre gira con naso all’insù tra gli scaffali.
Forse sa a malapena leggere, ma guarda tutti quei libri con adorazione e meraviglia.
Vuole crescere, vuole essere grande e poterli leggere tutti.
Non solo quelli per bambini, con le figure e la scritta grande.
Le piacciono quelli dei grandi, quelli che guarda la nonna, che la accompagna tutti i giorni.
Questo è il suo regno, il suo mondo.
Qui tutto è diverso, più bello, più avventuroso, più magico.
In quei libri ci sono storie che le entrano dentro e diventano parte di lei, storie che si schiudevano per lei, come scrigni preziosi che custodivano segreti senza nome.
I libri sono i suoi amici più cari.
Quanto è bella la sua meraviglia, all’idea che possono tornare a casa con lei, senza chiedermi niente in cambio, se non l’impegno di riportarli a casa, una volta finiti.
La biblioteca le piace decisamente di più della libreria, o dell’edicola al centro commericiale.
Qui può scegliere quello che vuole, anche il libro più bello.
Non deve chiedere il permesso ai grandi.
I grandi non capiscono.
I grandi pensano solo ai soldi.
Ma qui no.
Qui esistono solo lei, e la sua voglia di leggere quelle storie.
Non esistavano “No, non puoi comprarlo”, “Non ci sono soldi”, “Fattelo comprare da tua madre/padre”.
I problemi, i litigi, l’ossessione monetaria dei grandi lì non esistevano.
Era un mondo soltanto suo, di cui si sentiva la regina.
Universi sempre nuovi si aprivano per lei.
E lei, di rimando, portava quei mondi nei suoi giochi.
Attraversando il confine delle pagine, per immergersi nelle avventure che prendevano vita dalle parole.
Ora era un regno fatato a dover essere salvato, domani un mistero che andava risolto, oppure ancora un amore immortale.
Non c’erano limiti alla fantasia.
In quel mondo non esistevano tutti i problemi della vita vera.
In quel mondo era bambina, ma anche molto di più.
Una regina, un cavaliere, un pirata, un paladino, un investigatore privato.
Il mondo era improvvisamente diventato più grande, più bello, più avventuroso.
E quando la lettura non bastò più, la scrittura venne in aiuto.
Così, semplici parole diedero vita a infinite avventure, anno dopo anno, cambiamento dopo cambiamento.
Era sempre lì, pronta ad ascoltare un’emozione, a custodire un momento, a far sbocciare un’idea.
A fare quello che la scrittura sa fare meglio: rendere qualcosa immortale, sia esso un Amore, un ricordo, una storia, un momento, persino una sensazione.
E se è vero che il tempo passa, portandosi con sé molte cose, è anche vero che quello che più ci appartiene ce lo portiamo dietro, anno dopo anno.
Quella bambina cresce, sogna, studia, ama, soffre.
Ma i libri sono lì, a ricordarle che il mondo è più grande di quello che sembra.
Che il mondo in cui vive è uno, ma ne esistono milioni di altri in cui sono nascoste avventure senza pari che aspettano solo lei.
Le biblioteche sono sempre lì, a ricordarle tutto quello.
Ma col passare del tempo, tutto cambia.
Le storie lasciano il posto alla Storia, i romanzi ai trattati, la lettura allo studio.
Ci sono giorni, poi, in cui il tempo non basta.
Momenti in cui le ore e ore passate sui libri non servono a nulla.
Ne servono altre.
Ma come?
Come rubare qualche ora in più per preparare quel compito in classe?
Quando tutto era buio e confuso, la soluzione era una.
Rubarlo alla scuola.
Ma serviva un posto sicuro, un posto segreto, solo per lei.
Un posto in cui potersi rintanare senza paura, e immergersi nei libri.
Quel luogo esiste, ed è un’antica cascina ai margini della città, trasformata in biblioteca.
Un’oasi di pace, tranquillità, un luogo che sembra fuori dal mondo.
Più volte scende alla fermata sbagliata, prende l’autobus e la raggiunge.
Più volte si nasconde tra le sue mura, per rincorrere quell’obiettivo che sembra allontnarsi sempre di più.
E quando l’incubo finisce, quando esce trionfante dall’inferno, porta con sé il ricordo di quel luogo.
Lo porta nel cuore, insieme a quelle mattine rubate, a quella tranquillità agognata.
Ora tutto è diverso.
Ora ha biblioteche diverse a disposizione.
Non sono né quella della sua infanzia, né quella della sua adolescenza.
Sono bellissime, austere, nobili, ricche di storia.
E, com’era prevedibile, se ne innamora.
Anche se ora il tempo passato sui libri acquista un sapore diverso, la costante inadeguatezza viene spazzata via dai successi e riconoscimenti, dalla passione smisurata per i suoi studi, che cresce ogni giorno di più.
Mentre il mondo intorno a lei crolla, nulla le appare più prezioso di antiche civiltà, guerre dimenticate, storie nascoste, documenti incompiuti.
Cose inutili per l’uomo moderno, fantasma consumista, ma non le importa.
Gli umanisti, infondo, sono gli ultimi ribelli di questo mondo decadente e ignaro.
Anno dopo anno, questa convinzione non l’abbandona.
Anche se il mondo fa di tutto per ricordarle che non serve, che non ha bisogno di lei, continua ad andare avanti.
Perché quando tocca con mano qualcosa che il resto del mondo ha letto solo sui libri di storia, si sente incredibilmente privilegiata.
Allora non molla, e va avanti, anche se la vita ci mette del suo.
E la vita a volte fa dei piccoli regali, piccole combinazioni di eventi, che ti fanno nascere un sorriso sul viso.
Come quello che oggi l’ha riportata, dopo anni, in quella cascina lontana.
E tutto sembra immutato, come allora.
Da quanto tempo non entra in una biblioteca così?
Una biblioteca meno austera di quelle a cui è abituata, una biblioteca fatta di narrativa più che di alta sapienza accademica.
Una biblioteca colorata, silenziosa, fatta di vecchiette che leggono sulle poltrone, qualche universitario ai tavoli, e signori che leggono il giornale.
Dovrebbe studiare, e lo sa.
C’è una casetta in quella città lontana, che aspetta solo lei.
Aspetta le sue cure, le sue attenzioni, come una pianta da coltivare con Amore.
Ma la sua testa, oggi, non ha nessuna intenzione di collaborare.
Allora si ritrova a passeggiare tra gli scaffali, mentre i ricordi di bambina riaffiorano piano piano.
Ancora una volta si stupisce, rapita, di quanta magia si sprigioni in quelle stanze.
Il profumo di un libro sfogliato mille volte, si fonda con quelli di pagine nuove, pronte per donare emozioni al primo lettore che vorrà custodirlo.
Titoli sconosciuti, autori noti, pagine e pagine di storie che vorrebbe rubare e portare con sé.
Vorrebbe chiudersi lì dentro e immergersi in quelle storie, ancora e ancora, come quando era bambina.
Il tempo di ferma, mentre passeggia, leggendo titoli, autori, pezzi di frasi, poesie.
Ogni tanto un libro la colpisce, lo apre, ne assapora il profumo, ne legge un po’, e poi lo rimette via.
Ogni tanto trova dei vecchi amici, libri che ha già letto, che ora hanno per lei un’anima, una voce indistinta tra gli altri.
Li accarezza piano, dolcemente, come un gesto di saluto e di ringraziamento per le emozioni che le hanno donato.
Poi continua quella lenta, rilassante e intensa passeggiata tra avventura, amore, azione, biografie, trhriller, mondi fantastici, racconti rubati alla Storia.
La verità è che infondo sogna ancora di trovare il libro perfetto.
Quello che già dalla copertina capisci che ti piacerà, che la trama riassunta sul retro è capace, da sola, di farti sognare, e che una frase letta aprendolo a caso ti faccia improvvisamente incollare al testo, rendendotelo assolutamente necessario.
Ma è una speranza strana, la sua.
Una speranza che nasconde il desiderio che infondo quel libro resti nascosto ancora un po’.
Sa che non potrà leggerlo.
Non adesso.
Sa che si immergesse nella lettura di un romanzo ora, tutto il resto perderebbe di importanza.
E quei trattati, quelle fonti, quei resoconti, quelle monografie che la aspettano, aspetterebbero parecchio.
Non può permetterselo, la lettura è un lusso ora come ora.
Ma verrà il giorno.
Verrà il giorno in cui tutto sarà compiuto.
In cui le fatiche saranno ripagate, in cui ogni cosa troverà il suo posto, e la vetta sarà lì ad aspettarla.
Allora sì, che potrà immergersi di nuovo in mille e mille storie sempre nuove.
Almeno finchè una nuova salita non comincerà.
Ma per ora è bello sognare quel giorno.

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