Discussione: Nei cieli di Evangelia
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 22-10-2015, 00.25.15   #1
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
shield Nei cieli di Evangelia

"Salva il tuo popolo, e benedici la tua eredità;
pascili e sostienili per sempre."

(Salmo 28)



PROLOGO




La guerra ha portato alla sconfitta e alla fine dei grandi stati imperialistici.
Così la Germania del Kaiser, l'Austria-Ungheria degli Asburgo e la Turchia del Sultanato vedono il tramonto, a vantaggio degli stati costituzionali.
Anche l'imperiale Russia degli Zar crolla sotto la rivoluzione rossa.
L'unico stato imperialista rimasto, retto dal suo aristocratico feudalesimo, è quello dell'Afralignone.
Le leggi ed i valori secolari dell'ultimo impero vengono visti così come un pericolo per l'ordine raggiunto tra i vari stati vincitori e per questo l'ex Principato di Animos, da poco mutato in repubblica popolare e autoproclamatasi Canabias, decide di dichiarargli guerra e di invaderne i confini.
Ma le frontiere settentrionali di Afralignone sono difese dalla Rocca di Evangelia, ultimo baluardo a difesa del mondo aristocratico da quello repubblicano.
E proprio nei cieli di Evangelia si combatte questa guerra.




NEI CIELI DI EVANGELIA



Capitolo I: Angeli caduti

“Un guerriero sa che un angelo e un demonio si contendono la mano che impugna la spada.”

(Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce)



Nuova Camelot, libera città del Nord.
Da essa si possono raggiungere le più importanti capitali europee.
La Stazione Reale pullula ogni giorno di svariata umanità, come viaggiatori occasionali, religiosi, pendolari, militari in licenza o congedo, mercanti, pellegrini, vagabondi, esuli e persino profughi.
La guerra ha rivoltato il vecchio mondo come un guanto, mutandolo in qualcosa di diverso, dove nuove illusioni hanno preso il posto delle antiche certezze.
Le Società di Antico Regime quasi non esistono più, fatta eccezione per l'Impero di Afralignone con i suoi castelli, i palazzi e l'ovattato mondo nobiliare racchiuso nei suoi secolari privilegi.
Molti nobili, in esilio o in fuga dalle macerie degli antichi imperi frantumatisi sotto la guerra ed il nuovo fervore di democrazia, cercano di raggiungere Afralignone.
Qualcuno ci riesce, qualcun altro invece finisce nelle mani della spietata polizia segreta di Canabias, sempre in cerca di esuli nobiliari fuggiaschi.
Il Merdian Express è l'unico treno che da Nuova Camelot conduce a Città di Capomazda, la capitale Afralignonese.
Per molti è il solo mezzo per fuggire dal nuovo mondo e ritornare in quello vecchio.
Ma per giungere a destinazione, col suo carico di speranze e di sogni, il Meridian Exspress deve per forza passare per Evangelia, la rocca che controlla i confini settentrionali di Afralignone.
E' l'ultimo baluardo imperiale a cavallo fra due epoche e due mondi.
Ma in quelle lande imperversa una furiosa guerra e solo i più temerari, o forse solo i più disperati, decidono di salire sul Merdian Express per raggiungere ciò che resta della tradizione aristocratica.
La stazione, con le sue vetrine ed insegne in stile vittoriano che ancora richiamano le Belle Epoque appena tramontata, era densa del fumo delle locomotrici che arrivavano e partivano, brulicanti di figure e sagome tutte uguali, che quasi si muovevano goffe e buffe, come le immagini di un cinematografo, tra i binari ed i sottopassaggi anneriti dal vapore dei treni e dal grigiore che la borghesia operaia amava trasmettere a ciò che restava dei tempi andati.
“In carrozza, signori...” disse il capostazione agitando la sua paletta “... in carrozza... ultima chiamata, signori... in carrozza, signori... in carrozza... ultima chiamata...”
Il prezzo di un biglietto del Meridian Express equivaleva ad un intero salario o ad un mezzo stipendio.
La Società delle Nazioni, ossia i vincitori che si erano spartiti il mondo dopo la guerra, era arrivata ad un accordo con gli stati membri riguardo al libero transito del treno attraverso i territori meridionali, fino alla capitale Aralignonese.
Tuttavia Canabias, in guerra contro l'impero di Afralignone che non aveva riconosciuto il suo governo rosso, era riuscita ad imporre un rigido controllo in tutte le stazioni, ottenendo la presenza di pattuglie armate per sventare la possibile fuga di profughi verso Sud.
“In carrozza, signori...” ancora il capostazione “... in carrozza... è l'ultima chiamata... in carrozza, signori... in carrozza... ultima chiamata per Città di Capomazda...” mentre il Meridian Express già fumava pronto per la partenza.




+++
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso