Ho unito a questa discussione quella aperta da lady Gonzaga perchè avevano grosso modo lo stesso tema.
Quanto a ciò che avete domandato, cara lady Gonzaga, io credo che sia molto complesso definire un cavaliere.
Una frase ad effetto potrebbe suggerirci che il cavaliere è “un modo di essere e non di vivere”.
Se poi vogliamo essere romantici, si può dire che è cavaliere colui che segue sempre e solo il proprio cuore.
Ma talvolta, ahimè, non sempre il cuore è puro.
Allora potremmo dire che è cavaliere colui che ha un cuore puro e leale, che concepisce grandi valori e rinnega la falsità, la slealtà, che non vende se stesso a causa delle sue debolezze e dei suoi limiti.
Ma rischieremmo di essere banali e limitati se davvero volessimo racchiudere il significato di “cavaliere” in un'unica definizione.
Una volta lessi che un cavaliere non è poi tanto diverso da un poeta o da qualsiasi altro artista.
Come per un artista, infatti, anche per un cavaliere ogni sua parola ed ogni suo gesto devono essere e restare unici.
Perchè nell'unicità sta davvero ciò che differenzia il vero cavaliere