"Si..." disse con tono basso e caldo Elv, senza smettere di giocare fra i capelli di Gwen "...molto..." spostando con una carezza alcune ciocche dal collo della nipote, iniziando a sfiorarlo pianissimo con le dita.
Tutto ciò mentre il purpureo e primordiale tramonto di quelle latitudini esotiche e misteriose tingeva tutto col suo vigore.
Gobbo rise piano.
"Beh, per prima cosa cerchiamo di capire in che posto siamo e quali pericoli potrebbe celare." Disse a Queennie. "Per esperienza so che in una jungla tutto è vivo, tutto è commestibile... compreso noi." Guardandosi intorno.
Il terreno era fangoso e molle, per via della tempesta appena terminata.
"Non ho mai visto una vegetazione simile..." mormorò Gobbo.
Infatti piante, alberi, persino fiori e frutti, perlopiù sconosciuti al mondo civilizzato, erano di dimensioni notevoli.
"E' soltanto un'isola..." disse Milo ad Altea, con aria e tono rassicuranti "... ce ne sono tantissime, non temere." Facendole l'occhiolino.
Intanto alte e minacciose nuvole si addensavano velocemente su quel tratto di nave.
Dall'isola infatti si stavano spostando nella direzione del panfilo.
Il capitano aumentò l'andatura,affinchè non si ritrovassero nell'occhio di quella burrasca.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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