"Si, sono io." Disse lui a Destresya col suo tono freddo, indifferente, quasi apatico.
Fece un passo per raggiungere il centro della stanza e posare su una scrivania la sua borsa.
La professoressa così potè vederlo più da vicino, notando che sotto il bavero e dietro gli occhiali scuri quell'uomo aveva delle bende, dalle quali spuntava fuori solo il naso, che sembrava essere di un colore stranissimo, simile ad un bianco ghiaccio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|