Cavaliere del Crepuscolo,
senza presunzione alcuna posso affermare che la vostra ultima composizione ha toccato il mio vecchio cuore di girovago, bardo, rimatore e menetrello, poichè avete in poche righe riassunto l'essenza stessa del portare uno strumento, un copricapo ed un paio di stivali...
Mi avete ricordato per un attimo "Confessioni di un Malandrino", composizione di Angelo Branduardi di tanti anni fa, quando il suo genere, oggi come allora, era fuori dagli schemi consueti e fuori dalle facilissime vie carovaniere musicali percorse da molti...
Grazie Amico mio, anche da parte sua...
Taliesin, il bardo
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