Il Cappellano fece cenno a Gwen e a Belven di uscire.
I tre lasciarono così quella camera freddissima e fetida.
Il prete poi parlò con la madre del bambino e andò via con Gwen e l'avvocato.
"Quel bambino..." disse guidando Belven "... che strazio vederlo..."
"Si..." annuì il Cappelano "... l'isteria e lo sdoppiamento della personalità sono malattie ancora oggi difficili da curare..." chiese a Belven una sigaretta "... vi spiace se fumo?"
Belven scosse la testa.
"Purtroppo..." aggiunse il prete "... il bambino vive in un'ambiente particolare, fatto di superstizione e fanatismo..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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