"Si, sembra che la belva sia attratta dal sangue" disse uno dei 2 a Gwen "e il corpo del ragazzino ritrovato era quasi dissanguato, con solo pochi brandelli di carne che erano stati mangiati..."
"C'è però da dire che il corpo della ragazza, il suo nome era Tine, non è mai stato ovato..." il secondo "... forse l'avrà trascinato verso la sua tana... chi può dirlo..."
"A quanti giorni di distanza sono avvenute le due aggressioni mortali?" Chiese Herbert.
"A circa 2 giorni, signore." Il secondo contadino.
"Nessun lupo attacca con simile frequenza." Mormorò Herbert. "Solo animali come leoni, tigri o giaguari hanno una fame simile. Ma qui non siamo in Africa, in Asia o in America del Sud. Potrebbe invece trattarsi di un branco di lupi... più lupi che attaccano." Pensieroso.
"Parlate come un esperto cacciatore, mio signore..." fissandolo il primo contadino "... conoscete le bestie feroci e le loro abitudini..."
"Ma più ancora" fece il generale "conosco gli uomini e le loro superstizioni." Tirando le redini del suo cavallo. "Vieni, Gwen, riprendiamo la nostra cavalcata." E si avviò oltre.
"Bel bocconcino la ragazza..." il primo contadino al secondo, appena rimasti soli "... credi sia davvero sua figlia?"
"Potrebbe averla avuta in giovanissima età..." l'altro "... ma solitamente a pensare male si indovina sempre... comunque è arrogante come tutti i gran signori..." sputando a terra con disprezzo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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