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Vecchio 01-02-2017, 03.27.59   #5
Nyoko
Cittadino di Camelot
 
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Nyoko sarà presto famoso
Il cielo stellato si aprì a me, come una rosa pronta a sbocciare e i miei occhi si tuffarono fra le sue costellazioni, imprimendo nella mente ogni singola forma. Sdraiata sul ponte della nave, con la mia veste da notte e i capelli neri sciolti e ribelli, lasciandoli danzare col vento, o meglio, con quella leggera brezza che profumava di mare. Il silenzio battuto dagli scricchiolii della nave e lo sbattere delle onde su di essa, mi riempivano i timpani come una graziosa melodia. Voltai appena lo sguardo e sorrisi a vedere quello della mia amata sorella. Mi guardava con i suoi occhi blu e i capelli biondi boccolosi e ribelli. Eravamo così diverse, eppure con la stessa passione.
Il nostro viaggio era iniziato circa tre anni fa; mi ero appena iscritta all'università di archeologia e ero riuscita ad entrare in una compagnia di esploratori. Quando i miei genitori vennero a sapere della mia scelta di partire mi imposero una condizione: se fossi partita, al mio ritorno avrei dovuto sposare il mio cugino di terzo grado, un ragazzo noioso e privo di ogni interesse verso la storia e l'arte. Mi misi a sedere e guardai l'orizzonte: eravamo quasi arrivati al porto di Afragolopolis, una città ricca di misteri, proprio quelli che cercavamo. Da tre anni avevo intrapreso la ricerca di manufatti misteriosi che nascondevano in se leggende e misteri legati alle divinità di ogni religione ed etnia, in particolare quella egizia, greca e indiana. Accarezzai il mio volto pallido sentendo la leggera brezza mattutina, quel cielo che mi aveva accompagnato quella notte, adesso andava spegnendosi, arrossendo come una donna innamorata all'orizzonte. L'alba era uno dei miei momenti preferiti della giornata, la nascita di una nuova avventura, la schiusa di un giorno nuovo. Mi alzai e andai a vestirmi, correndo emozionata con mia sorella. Indossai il mio abito preferito, blu come il cielo illuminato dalla madre luna. Avremmo presto sbarcato e non volevo farmi trovare impreparata. Riguardai le mie carte e controllai di avere tutto a posto, e nel frattempo sentivo i mariani annunciare l'attracco al porto. Subito uno di loro mi venne a chiamare per assistere all'arrivo ed io non me lo feci ripetete due volte. Ormai il sole era abbastanza alto da poter illuminare gli alti grattacieli della città. L'effetto era simile a quello di un dipinto in olio, uno di quelli che ti immergono al suo interno, l'unica differenza era che questa traboccava di vita. Il mio caro badante Carl, un uomo sulla sessantina, un padre per me, gentilmente preparò i miei bagagli e quelli di mia sorella, pronti ormai a sbarcare. Il cuore batteva come mai prima d'ora e sentivo un sorriso sbocciare sul mio volto e gli occhi scuri tingersi di luce. Ero sempre emozionata quando iniziavo una nuova avvenuta e non vedevo l'ora di conoscere chi mi avrebbe aiutato a scovare misteri e leggende legate a quelle terre. Appena toccai terra, sentì il mondo girare di nuovo, come se si fosse fermato nell'istante in cui l'avessi lasciato per solcare le acque. Forse era solo l'adrenalina che mi aveva dato alla testa, tuttavia ero felicissima e salutai tutti con immensa cortesia. Mia sorella mi raggiunse poco dopo, indossava il suo bellissimo abito rosa e bianco, dono di un ammiratore, che lei indossava per occasioni speciali. Era così bella e radiate, eravamo il giorno e la notte, e ci amavamo, tanto che l'idea di separarci fu insopportabile e così, decisi di portarla con me. Questo, i miei genitori, non lo accettarono, e ci tagliarono completamente tutti i ponti, obligandoci a legarci con delle catene nuziali se solo avessimo osato tornare a casa. Per noi non era un problema rimanere a girare per tutto il mondo, non ci avrebbe di certo fermato, soprattutto me, determinata più che mai a raggiungere il mio obiettivo: svelare misteri.

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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.

Ultima modifica di Nyoko : 05-02-2017 alle ore 00.06.59.
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