Elv restò perplesso per quella reazione inaspettata della donna, poi guardò Gwen ed annuì.
I 2 andarono così nell'emporio ed Elv mostrò il monile a forma di insetto al vecchio.
Quello lo guardò bene, rigirandolo più volte e poi lo restituì al ragazzo.
"Non ho mai visto questo genere di manufatto..." disse "... sembra molto antico... parecchio direi... ma di sicuro non è di fattura nativa." Scuotendo il capo.
"Ma certo." Disse il capitano a Destresya. "Idea intrigante." Allora sistemò alcune vecchie carte da gioco sul muro di cinta del cortile interno. "Vince chi colpisce l'Asso di Cuori, mentre invece quelli di Picche e di Fiori fanno perdere punti." Tornando vicino a lei. "Prego, dopo la dama." Con un grazioso inchino lui.
Era una città abbandonata, decandete, fatta di palazzi in rovina, fabbriche in frantumi e torri diroccate.
"Una città fantasma..." disse la moglie del capitano del forte, con Altea accanto a lei.
"Deve essere stata abbandonata decenni fa..." mormorò la Cometa Nera "... forse per l'esaurirsi delle scorte d'acqua... ora sarà solo tana di avvoltoi, dinghi, scorpioni e serpenti..."
"Qui saremo al sicuro?" Chiese Equest.
"Non lo so" il fuorilegge mascherato "ma continuare a viaggiare ora che è ormai il tramonto sarebbe una pazzia. Di notte nel deserto se attaccati non avremmo scampo. Qui almeno potremmo nasconderci."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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