Rendetos e Parsifal trascorsero così la notte ospiti del chierico.
Al mattino il cavaliere chiese di confessarsi prima di riprendere il cammino.
Un’ora dopo, maestro e apprendista ripresero il loro viaggio.
Giunti in una radura, i due incontrarono una carovana di zingari.
“Salute a voi…” avvicinandosi a quelli Redentos “… vedo che possedete diversi cavalli… ne vorrei acquistarne uno per me ed uno per il mio apprendista…”
Uno di quegli zingari annuì e fece cenno al cavaliere di seguirlo.
“Aspettami qui, farò presto.” Disse Redentos a Parsifal.
Ma mentre attendeva il ritorno del suo maestro, l’apprendista udì una voce che lo chiamava:
“Ehi, messere… sono qui, nel carro…”
Era un nano legato con una catena al collo.
“Di grazia…” continuò “… potrei avere qualcosa da mangiare? Vedete, sono incatenato qui da due giorni e questi zingari non mi danno cibo… aspettano di vendermi, ma temo che morirò di fame prima di trovare padrone…” aggiunse fissando Parsifal.