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Originalmente inviato da Hastatus77
Medved, Fearghal, Embreis, ... sono i personaggi del tuo romanzo, che sono ben lontani dagli eroi narrati nel ciclo arturiano... e sono più... diciamo umani.
Cosa ci puoi dire di loro, senza svelare troppo.
Hai portato qualcosa di te in ognuno di loro?
A quale personaggio sei più legato... e per quale motivo?
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Bella domanda.
Loro sono me così come io sono loro. Rappresentano forse estremizzati il carattere puro, torbido e maledetto che vive in ognuno di noi. Medved il sarmata cerca la vendetta ad ogni costo. Fearghal l'eroe per natura, il buono, colui che non ti tradirà mai e non ti lascerà mai solo. Embreis rappresenta il mistero, l'ambiguità, il solitario, colui da cui non ti aspetteresti mai una mano d'aiuto, eppure il primo ad esporsi per le lacrime di una donna.
Sono legato a tutti ed ancor di più ad un personaggio secondario ma non meno importante: Taranis. Il gigante buono, il vero amico.
Loro sono me così come io sono loro, in ogni aspetto del carattere, nel bene e nel male.