Musain fissò Ahmed e poi si voltò verso la finestra.
La confusione nelle strade per l'arrivo del carrozzone si iniziava a sentire anche in quella stanza.
“Come vi ha spiegato il dottor Oxuid” disse lo spadaccino al servitore orientale “la mia spada è al servizio della città di Imperion. Non potrei dunque adempiere con efficacia al compito che venite a richiedere. Tuttavia non dubito che una nobile donna come la vostra padrona non tarderà a guadagnarsi i servigi e la fedeltà di abili guardie pronte a difenderla. Naturalmente, durante il mio soggiorno qui ad Amoros, qualora ella avesse bisogno di aiuto, non tarderei ad offrirle il mio braccio in qualsiasi momento, come il dovere cavalleresco impone. Non come suo soldato, ma come difensore ed amante della sua bellezza.”
“Elisabeth...” fece Oxuid “... per ora non credo di dover richiedere la vostra presenza qui. Dunque se lo desiderate avete la libertà di potervi ritirare nella stanza accanto, che ho fatto prenotare a vostro nome, per i vostri esercizi con la spada, visto che questa cosa sembra attrarre molto il vostro interesse.” Guardò Musain. “Naturalmente, se ciò vi aggrada, qualche volta potrete partecipare alle esercitazioni della mia assistente. Forse troverete ciò interessante, messere.”
“Sarà un piacere poter misurare la mia abilità con quella di madama Elisabeth.” Mormorò Musain, per poi guardare Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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