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Finalmente ci rimettiamo in marcia, stavolta la strada è correttamente segnata nella cartina: destinazione Hartland, Cornovaglia.
L’inverno è ormai alle porte e da queste parti, si sa, non scherza per niente.
Procediamo in silenzio sulle orme di un passato che è presente e vivo più che mai nei nostri cuori e ci avvicendiamo, lasciandoci il passo ad un ritmo alternato, lungo le strade che portano in Cornovaglia.
Si è fatta ormai l’abitudine alla guida a sinistra e tutto procede tranquillamente.
Mentre procediamo lungo la campagna inglese, dove a tratti il tempo sembra essersi realmente fermato, il pensiero va alla vigilia che ci attende a giorni.
La notte più lunga dell’anno, la vittoria della luce sulle tenebre che si festeggia nel giorno a noi “moderni” noto come “solstizio d’inverno”.
Quella notte saremo tutti riuniti innanzi al fuoco, su una scogliera a picco sul mare, fra le rovine di uno dei sogni più misteriosi che l’uomo si sia mai permesso di sognare: Tintagel.
Ma fin lì la strada è ancora lunga.
Proviamo a immaginare come fosse quella volta arduo viaggiare per quelle stesse strade che oggi appaiono scorrevoli e a tratti deserte.
Proviamo a togliere dalla visuale oggetti noti, come pali della luce e fattorie e campagne sconfinate e immaginiamoci come sarebbe stata la visuale circa 1500 anni fa, e immaginiamo di vedere innanzi ai nostri occhi solo il fumo del vapore che esce dalle narici del nostro cavallo.
La strada prosegue tranquilla, fra curve e dolci colline che man mano si alzano sempre di più all’orizzonte.
È tempo di fermarsi per la notte.