Citazione:
Originalmente inviato da Lancelot
Se Artù e i Cavalieri perdono questo, vale a dire tutto il loro peso iconico e simbolico, diventano solo un altro gruppo di guerrieri conquistatori..
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Premessa: in questa vostra citazione vi riferite esplicitamente al contesto di Cornwell? Se la risposta è si, il fatto che erano "guerrieri conquistatori" non coincide: erano semmai "guerrieri difensori"
Citazione:
Originalmente inviato da Lancelot
Mentre per me essi sono infinitamente di più, sono l'incarnazione di un simbolo e di un modus vivendi che ha ispirato decine di generazioni e ancora brucia senza segno di cedimento: la Cavalleria.
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Chiedo scusa: mi sono sicuramente espressa male. Cercherò di spiegarmi meglio ora. Ribadisco che rimango ancorata all'ideale arturiano di Sir Malory ed aggiungerei a quello di Chretien (già questo vi spiega la mia idea in merito), sottolineo il fatto che "comunque" Cornwell ci ha fornito una "altra" visione dell'uomo-Artù, che può piacere o meno. Io ho trovato questa sua visione molto più vicina ad una ipotetica realtà ripresa dalla falsa riga del mito/leggenda. Ho apprezzato la visione "umana" dell'uomo con i suoi limiti.
Per quanto riguarda la cavalleria, vi chiedo: avete mai letto il Parceval?