Dopo le parole del vichingo, cadde il silenzio e gli avventurieri erano intenti ad assaggiare l'idromele portatogli dai due cuochi che si erano rintanati in cucina a risistemare i danni provocati dalla giustificata furia di Morris.
Nel frattempo, colui che li aveva accolti si tolse il mantello e il cappuccio, mostrando il suo capo totalmente calvo nonostante l'apparente giovane età, il naso aquilino e la bocca deformata da un sorriso incomprensibile.
-Mi spiace che il cibo non sia di vostro gradimento e mi spiace pure che non possiamo offrirvi una decente compagnia femminile, cavaliere.
Disse, rivolgendosi prima a Morris e poi a Guisgard.
-Ma non temete, ho qualcosa da dirvi che vi farà dimenticare del tutto questi spiacevoli fatti.
Poi si sedette dietro un piccolo tavolo, giunse le mani all'altezza della bocca e iniziò ad osservare ognuno dei presenti con aria indagatoria.
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"E cavalco via fra terre che roride e stanche ora piangon con me"
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