Visualizza messaggio singolo
Vecchio 04-03-2011, 02.26.34   #1245
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard restò qualche istante a fissare il suo cavallo, mentre Talia stava andando via.
“Avevo giurato a me stesso che non sarebbe più accaduto…” mormorò “… perché? Chiedo a tutti i santi del Paradiso perché? Maledetto il giorno in cui giunsi in questa terra! Voglio andar via… via da tutto e da tutti… a trascorrere da solo ogni altro giorno che mi resta da vivere…”
Poi si voltò di scatto verso Talia.
Fece qualche passo verso di lei, fino quasi a costringerla con la schiena contro una delle colonne.
Allora le afferrò le braccia stringendole, quasi a volerle strappare il vestito.
Il suo corpo era contro quello di lei.
Sentiva il suo respiro su di lui ed il cuore di lei battere forte.
“Non voglio sogni! Ne ho fatti già tanti ed ogni volta li ho visti svanire nel nulla! E non voglio che tu ora vieni qui perché ti senti in debito di riconoscenza!” Disse senza distogliere il suo sguardo da quello di lei. “Si, sarei andato via… via da questo posto e da te… perché? Perché ti amo, Talia! Ti amo come non ho amato mai! E stare qui, sapendo che tu non provi lo stesso per me… che non potrò mai averti… questo… questo mi fa impazzire! Nella cappella ho avvertito la tua freddezza… ed io… io…” esitò qualche istante “… odio Cartignone ed il mondo intero! E odio la mia stessa vita, perché so che non mi basteranno tutti i suoi giorni per poterti dimenticare!”
Strinse ancora a se il corpo di lei.
Era lì, davanti a lui.
Senza difese, fra le sue braccia.
Avrebbe potuto farla sua in quello stesso istante.
Ma poi, all’improvviso, le sua mani lentamente cominciarono a lasciare le sue braccia.
“Perdonami…” sospirò “… perdonami, ti prego… ti giuro che non accadrà mai più una cosa simile… perdonami, non volevo… ora vado… addio, Talia…”
Raggiunse il suo cavallo e prendendolo per le briglie uscì dalle scuderie.
Un vento freddo si era alzato e come un lamento si diffondeva sulla campagna prossima al crepuscolo.
Due bambini e una bambina giocavano poco distanti.
“Bumin, sono Guisgard e non sposerai lady Talia perché io ti ucciderò!” Gridò il bambino.
“Ah, muoio…” fingendo di morire l’altro.
“Oh, Guisgard! Mi hai salvata!” Esclamò gioiosa la bambina.
Il cavaliere fissò per un momento quei bambini ed i loro giochi, nel sibilo malinconico di quel vento freddo.
Tanto freddo da far male al cuore.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso