Una volta arrivati alla villa vidi subito Ghilda uscire fuori e correrci incontro.
“ Preferirei evitare di parlare della faccenda.”
Volendo troncare sul nascere la curiosità della donna e la sua lingua lunga.
“ Per favore parcheggia questa automobile in garage. Ovviamente ne useremo un’altra questa sera.”
Rivolgendomi poi verso l’ex pilota.
“ Vado a prepararmi, ci rivediamo qui tra...”
Guardai il mio orologio da polso facendo un rapido calcolo.
“ Proverò a essere veloce, facciamo mezz’ora.”
Ero abituata a dare ordini e stabilire tabelle organizzative e tempistiche, così parlai con un tono leggermente autoritario, come se fossi al lavoro.
Arrivata nella mia camera da letto mi concedetti una rapidissima doccia, per restare nei trenta minuti stabili e presi il primo vestito che spiccava nell’armadio, per via del suo colore rosso che risaltava sugli altri.
Una volta terminato anche il trucco e la pettinatura tornai nella sala d’ingresso, camminando con il cellulare in mano per controllare eventuali messaggi o mail importanti legati al lavoro.
Rimasi a fissare lo schermo,sapevo di dover riportare l’incidente della Ferrari al suo proprietario ma infine decisi di rimandare domani e godermi la serata per quanto possibile.
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