Destresya vide che quel prigioniero era rinchiuso nella cella 69.
Si trovava nella parte estrema dell'ala 1, quasi più una zona da isolamento, segno quindi che il detenuto era ritenuto particolarmente pericoloso.
Così la bella psicologa attraversò diversi corridoi, bianchi, monotoni, angoscianti, dall'odore di anestetico, fino a raggiungere la zona oltre la quale c'era la cella 69.
A sorvegliare l'ingresso vi erano 2 robuste guardie armate.
"Io fossi in te non entrerei qui dentro." Disse la guardia a Gwen.
"Ci penso io, è tutto ok." Arrivando Teken. "Che ci fai qui, Gwen?" Chiese alla ragazza.
"Le ho chiesto io di accompagnarmi." Fece Don Guido. "Sono certo che una ragazza qui può rappresentare un filo di speranza ed anche uno sprone a voler uscire quanto prima e godersi le cose belle che la vita può dare, come una rgazza o una moglie e poi una famiglia."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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