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Anne,siete tanto dolce,ma le vostre parole sono immeritate.
C'è più fascino nella vostra freschezza di quanto non se ne raccolga da un paesaggio fiorito.
Aphelion(permettetemi di tralasciare il Sir,per questa volta),i fiori della speranza si raccolgono in abbondanza proprio nei giardini della malinconia,poichè essi sono fragili,e minuscoli,nei giardini della gioia sarebbero offuscati dalle radiose corolle dei loro simili,che nei colori e nelle forme distoglierebbero lo sguardo dalle delicate forme della speranza.
Da qualche parte nel regno,non ricordo dove,ma credo di non far torto a nessuno se lo cito nella mia presentazione(poichè la mia persona è poca cosa in rapporto ad altre anime),avete asserito che i vostri pensieri sono inquieti e questo fa sì che non riusciate ad organizzarli in poesia.Io credo che anche sentimenti come i turbamenti e le inquietudini siano di valore indispensabile nella forgia dell'animo umano,e tanto più sarete conscio di nutrirli,tanto più avete il diritto di padroneggiarli permettendo loro di fluire dal cuore nella nobile forma di versi,e credo che lo meritiate.
Ed una poesia carica di malinconia può suscitare sublimi sensazioni in chi vi si accosta,oltre a rendervi più acuto nello scorgere i fiori della speranza di cui abbiamo detto.
Le cose belle,non vanno mai taciute,anche quei sentimenti inquieti che attraversano un uomo.
Guisgard,vi distinguete in sensibilità e delicatezza,una donna sa accogliere molte verità del cuore di un uomo,un cavaliere appunto,e fonderle in un'unica verità.
E,statene certo,com'ella sa quando il cuore di un cavaliere non mente,sa anche che alla verità si giunge per vie talvolta dolorose e solitarie.
Sapete,sento che Camelot davvero sussulti ai pensieri di chi l'attraversa,dal primo all'ultimo dei suoi visitatori.
Per ultimo,ma non ultimo,rivoglo i più sentiti ringraziamenti ad Hastatus ed Altea.
So di poter contare sulla bontà e competenza dell'uno e apprezzo la sensibilità dell'altra,la quale porta un nome a me particolarmente caro.
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