Questa avventura, milord, racchiude molte cose.
All'inizio quella paura, non poi così lontana dal mondo in cui viviamo, della possibilità che le macchine un giorno potrebbero arrivare a minare il nostro essere umani. Forse chissà, hanno già iniziato a farlo e noi non ce ne rendiamo nemmeno conto, siamo così immersi nella nostra sete di tecnologia che non vediamo il pericolo nonostante ce lo troviamo di fronte.
Poi tutto si fa sogno e incanto, quei sogni che si sussurrano alla notte, quel mondo che apre le sue porte soltanto a chi ne conosce i segreti.
Sono state scene incredibili, quelle di Brazzen, emozioni che porterò con me ogni giorno e chissà che non ci torni in queste notti, rileggendole ancora e ancora.
Anzi, so per certo che lo farò, che terrò un po' di quella dea in ogni mia maschera.
È divertente giocare con le maschere, darci un nome, scambiarle nella notte.
Come nella terza parte, mi avete proprio sorpreso, perchè da killer non mi sarei mai aspettata di fare la cameriera, ma devo ammettere che è stato incredibile. Quel gioco di seduzione mi ha rapito, conquistato, ammaliato... peccato solo non aver avuto più tempo.
Ma ci rifaremo nella prossima avventura, giusto milord?
Poiché non si dice mai grazie ti lascio un bacio.
Un bacio come pegno per le notti e le avventure che verranno.
Quelle notti così magiche in cui la scrittura prende vita.