Clio si allontanò dalla cella, seguendo una stretta feritoia illuminata, che presumibilmente conduceva all'esterno.
Così, attraverso un piccolo canale, la ragazza risalì in superficie, ritrovandosi nella radura in cui c'era la pietra incisa in antico Longobardo.
Ma ad un tratto una luce, vivissima, invase quel luogo, avvolgendo Clio...
Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo con cortesia l'addetta della Fum Soft a Clio. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”