Discussione: Personaggi Il cavaliere perfetto
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Vecchio 01-08-2009, 01.25.27   #6
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
E' arduo trovare il cavaliere perfetto.
L'uomo, anche il migliore, dovrà sempre fare i conti con la sua natura mortale ed imperfetta.
Prendiamo tre cavalieri "esemplari".
_Orlando (o Rolando), protagonista della memorabile Chanson de Roland, trova la sua esaltazione nella morte che lo aspetta a Roncisvalle.
I suoi valori (attaccamento alla fede, alla patria ed alla moglie) lo portano a sacrificarsi contro gli infedeli.
Tuttavia egli, proprio in quel momento, pecca di orgoglio.
Si rifiuta infatti di suonare il sacro corno per invocare i soccorsi di re Carlo, portando se stesso ed i suoi al martirio.
Però alla fine, in un atto drammatico ed altissimo allo stesso tempo, egli, morto per i valori più alti che conosce, rende il guanto destro a Dio, massimo esempio di totale sottomissione, e venendo quasi santificato, in una straordinaria scena che sembra richiamare alcuni momenti del sacrificio di Cristo.
_Lancillotto, il primo e perfetto cavaliere. Colui che è destinato all'impresa più alta: ritrovare il Sacro Graal.
Ma anche in questo caso il nostro eroe pecca (in maniera ben più grave di Orlando), innamorandosi della moglie del suo re e violando un sacramento divino.
Ma il perdono di Artù e gli ultimi anni di vita trascorsi quasi come un eremita, porteranno Lancillotto ad una mistica pace e serenità.
E la grandezza di suo figlio Galahad simboleggia quasi il perdono e la ricompensa per Lancillotto.
_Infine Parsival, il più alto esempio di ideale cavalleresco.
Tuttavia egli solo dopo molte sofferenze e prove, dopo essersi purificato dai suoi peccati, potrà portare a termine il suo santo compito.
Egli infatti fallirà quando giungerà al cospetto del Re Pescatore per la prima volta,
avendo nell'anima la colpa della morte di sua madre.
Solo immani sofferenze e la remissione dei peccati lo renderanno il cavaliere puro e degno della mistica impresa.
Tutto questo per comprendere che ogni cavaliere deve compiere il suo cammino, la sua formazione.
Combattere contro le proprie debolezze ed i propri demoni.
E solo dopo tutto questo, immedesimandosi nei valori più alti ed eterni, egli potrà dirsi degno della cavalleria e dei suoi ideali.
La santità e l'eroismo cavallereschi sono valori assoluti che richiedono la più alta e totale devozione.
Forgiano che li abbraccia, conducendo il prescelto da una natura debole e mortale ad uno stato di assoluta e mistica grazia.
Solo allora avremo il cavaliere ideale e perfetto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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