Il sipario si alzò e tutti gli spettatori poterono ammirare le grottesche figure presenti in quelle gabbie.
Alcuni ridevano, altri restavano stupiti, qualcuno persino disgustato.
Astral forse era l'unica, fra quelle sfortunate creature, ad apparire bella ai presenti, col suo aspetto quasi fiabesco.
Quella sorta di corte dei miracoli era giunta nella contrada delle Cinque Vie per mostrare il suo ambiguo spettacolo.
Ad un tratto Babaluci vide entrare cinque uomini, quattro dei quali in uniforme.
“Salute...” disse l'uomo in borghese alla donna “... siete voi la responsabile di questo... circo?” Masticando del tabacco.
La donna lo guardò enigmatica.
“Siamo nel XIX secolo, signora...” continuò l'uomo, mostrando il suo distintivo di magistrato ducale “... capirete dunque che questo genere di spettacoli possono avere un'influenza negativa sulla gente... insomma, per esibirvi qui occorre un permesso speciale...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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